Un viaggio sugli archi sonori della musica

"La musica è incredibilmente versatile. La musica è terapia, la musica è scienza, la musica è anche le leggi eterne della natura e dell'universo. La musica permea la materia". Yehudi Menuhin

Foto: Stefan Kubli,Foto: zVg/Lassalle-Haus,Foto: Manuela Burkart/Lassalle-Haus,SMPV

Probabilmente vi è già capitato: sentite un brano musicale, una melodia, e all'improvviso il vostro cuore si alza in volo - potreste urlare di felicità. Oppure tornate a casa arrabbiati perché qualcosa è andato completamente storto e istintivamente cercate il CD che vi darà un po' di respiro.

La musica arriva direttamente al cuore, senza deviazioni attraverso l'intelletto. L'udito è l'unico dei nostri sensi a essere direttamente collegato al sistema limbico, il centro emozionale del cervello. Perciò la musica risuona direttamente con i nostri stati d'animo, può approfondirli o cambiarli. Soprattutto, però, la musica è una delle porte più sicure per accedere ai regni dell'inconscio; scioglie i blocchi o le resistenze e ci permette di accedere a risorse nascoste.

La musica come consulente
Provate voi stessi! Se state per prendere una decisione che vi mette in difficoltà, potete provare a fare come segue: In primo luogo, visualizzate la situazione in questione. Qual è la posta in gioco? Quali alternative sono disponibili? Poi La vita dell'eroe, la fuga dell'eroe dal mondo e la sua realizzazione di Richard Strauss, in modo che basti premere il pulsante per far suonare la musica. Sdraiatevi, rilassatevi e visualizzate la domanda a cui state cercando una risposta. Poi cercate un percorso nella vostra mente, andate a un bivio, lasciate che la musica faccia effetto su di voi: quali immagini, simboli, sensazioni emergono? Dove vi porta il percorso? Cosa cambia? Dopo l'ultima battuta del brano, concedetevi del tempo per elaborare le impressioni.

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Anna Röcker

Quando ho ascoltato questo brano durante il mio primo corso con la musicoterapeuta Anna Röcker alla Lassalle-Haus e ho intrapreso un "viaggio" con esso, non sapevo subito dopo la fine della musica quale sarebbe stata la decisione giusta. Ma in base alle immagini e agli stati d'animo che sono emersi durante il mio viaggio musicale, ho percepito quale strada fosse più adatta e ho anche riconosciuto quali resistenze ci fossero che rendevano la mia scelta più difficile. Posso solo dire che è andata bene, ho potuto lasciare andare qualcosa, rinunciare a un'attività che mi portava via molto tempo ed energia e che non mi soddisfaceva mai del tutto.  

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