CPE Le sensazioni di Bach

La violinista Leila Schayegh e il clavicembalista Jörg Halubek rendono udibile la sconvolgente novità della musica sensibile.

Adolph Menzel: Concerto per flauto a Sanssouci. Wikimedia commons,

Chi non conosce la famosa immagine Concerto di flauto a Sanssouci di Adolph Menzel, in cui Carl Philipp Emanuel Bach viene immortalato come accompagnatore al clavicembalo del suo datore di lavoro, il re prussiano Federico II. Immortalato in un dipinto, ma oggi piuttosto emarginato come compositore: questo è il destino del secondogenito di Johann Sebastian Bach. Eppure Carl Philipp Emanuel, nato a Weimar nel 1714, fu un importante pioniere del modernismo dell'epoca. Non più barocco, non ancora classico, forse è questa "epoca di sensibilità" che ha influenzato la sua ricezione. Bach rappresentò lo spirito estetico di ottimismo del suo tempo con un'incredibile modernità, che comprende anche le rivoluzionarie sonate.

In occasione del 300° compleanno di Carl Philipp Emanuel Bach, la specialista svizzera di Basilea in musica barocca Leila Schayegh presenta una registrazione altamente raccomandabile. In un'interazione gioiosa e "galante" con il suo accompagnatore Jörg Halubek, la Schayegh traccia il bello, l'audace e il nuovo con un suono meraviglioso che Bach richiedeva con tanta determinazione per un "vero capolavoro". Sono incluse le sonate Wq 76 e Wq 78, in cui le qualità speciali del modernismo di Bach sono palpabili. Il dialogo tra violino e strumento di accompagnamento, ad esempio, o le sensibili cantilene per violino splendidamente "cantate" da Schayegh. Questi aspetti si evidenziano ancora di più quando il CD si apre con la prima Sonata in re maggiore, che mostra Bach nel 1731, durante il suo periodo con Federico II, ancora fortemente influenzato dal padre.

In questo contesto è ancora più sorprendente, quasi scioccante, il Fantasia libera in fa diesis minore Wq 80, die den sinnigen Titel «C. P. E. Bachs Empfindungen» trägt. Die beiden Musiker haben sich hier für einen Tangentenflügel (Späth & Schmal) entschieden, der mit seinem, dem Hammerklavier ähnlichen Klang bestens zu diesem Experimentierstück passt.

La Sonata in do maggiore Wq 78, anch'essa con pianoforte a coda tangente, è il pezzo forte. Jörg Halubek si dimostra un abile esecutore di questo strumento raramente ascoltato, mentre Leila Schayegh delizia con il suo timbro rotondo, dolcemente carezzevole e tuttavia chiaro, quasi sinuoso. È affascinante la capacità di adattare i suoi colori alle sonorità molto diverse del clavicembalo e del pianoforte a coda tangente.

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C. P. E. Bach: Werke für Violine und Klavier. Leila Schayegh, Barockvioline; Jörg Halubek, Tangentenflügel und Cembalo. Pan Classics PC 10305

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