Ampia selezione di edizioni

Sia la Wiener Urtext-Edition, sia Henle e Bärenreiter hanno realizzato nuove edizioni ampiamente commentate delle sonate per pianoforte, pronte per l'anno beethoveniano 2020.

Antonia von Brentano, dipinto di Josef Karl Stieler, 1808, fonte: Klaus Günzel, I Brentani, Düsseldorf 1998, wikimedia commons

L'Anno Beethoven 2020 ha da tempo proiettato la sua ombra e gli editori musicali non vogliono naturalmente rimanere indietro.

La Wiener Urtext-Edition ha appena pubblicato l'integrale delle sonate per pianoforte in tre volumi, il primo dei quali è disponibile qui: un libro spesso che contiene solo le sonate da 1 a 11, ma circa 80 pagine di note critiche (UT 50427). Henle-Verlag sta cercando di cogliere l'attimo con antologie di opere più leggere e popolari. Non è una cattiva idea! Purtroppo, le diteggiature di Murray Perahia sono spesso goffe e complicano quella che in realtà è una partitura meravigliosamente chiara. (Cinque facili sonate per pianoforte, HN 1391; Cinque famose sonate per pianoforte, HN 1392)

Rimane Bärenreiter-Verlag, che ha appena pubblicato le ultime tre sonate in edizioni individuali. Tutte sono corredate da un'introduzione informativa, da note sulla prassi esecutiva e da un dettagliato commento critico. In tutti e tre i volumi sono presenti anche illustrazioni che documentano in modo impressionante la notazione impulsiva di Beethoven. Solo pochi e inutili errori di scrittura rovinano l'impressione di un'edizione molto curata. Nella traduzione tedesca della prefazione, ad esempio, l'op. 110 viene occasionalmente confusa con l'op. 109. Inoltre, l'espressione "allegramente rilassato" è stata inserita nel testo. Inoltre, l'espressione "allegramente rilassato" non è probabilmente appropriata per i movimenti di variazione conclusivi delle sonate in mi maggiore e in do minore.

Si sostiene inoltre che Antonia von Brentano sia considerata dalla ricerca attuale come la misteriosa "amante immortale". Si tratta di un'affermazione molto controversa. Dopo tutto, la Sonata op. 109 è dedicata alla figlia di Brentano, Maximiliane, mentre l'op. 111 è stata dedicata all'arciduca Rodolfo. Nella prima edizione inglese si legge ancora: To Madame Antonia de Brentano. (Op. 109: BA 10854; Op. 111: BA 11813)

E la Sonata in la bemolle maggiore op. 110? Questa sonata, forse la più enigmatica di tutte le sonate per pianoforte, non reca alcuna dedica. Questo fatto ha ispirato il biografo beethoveniano Jan Caeyers a proporre una tesi molto audace ma plausibile, presentata nel suo libro Beethoven. Il rivoluzionario solitario può essere letto qui. Non riveleremo altro a questo punto...

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Ludwig van Beethoven: Sonata per pianoforte in la bemolle maggiore op. 110, a cura di Jonathan Del Mar, BA 11812, € 6,95, Bärenreiter, Kassel

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