Sulla base dell'autografo
Un'edizione della Serenata per archi di Dvořák con passaggi che si trovano nell'autografo ma che mancavano nelle edizioni precedenti.
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Quando un'opera del repertorio viene pubblicata in una nuova edizione, soprattutto se etichettata come "Urtext", ci sono due possibilità nel (solo percepito) 95% dei casi: O le decisioni editoriali rispetto alle edizioni precedenti devono essere esaminate con la lente d'ingrandimento (nel qual caso dietro l'edizione ci sono di solito considerazioni di mercato - e sì: esiste Musik.biz, e questo è indiscutibilmente un bene), oppure c'è davvero qualcosa di nuovo, a volte persino spettacolare, da scoprire. Può trattarsi solo di una singola nota o di un accidente (da Beethoven a Berg), ma a volte ci sono interi passaggi che un tempo erano andati persi nella fretta della produzione o nel vortice della tradizione.
A questo proposito, anche la presente nuova edizione della Serenata per archi di Dvořák suscita curiosità: oltre alle consuete piccole correzioni e aggiunte, presenta nuove battute: Sono 34 nello scherzo e ben 79 nel finale, che si trovano nell'autografo ma non erano incluse nella partitura stampata pubblicata da Bote & Bock nel 1879. Certo, sono stati inclusi nel volume del 1955 dell'edizione completa (anche se in appendice, e quindi sono stati ancora una volta persi nell'IMSLP, un gravis defectus ripetuto). Robin Tait ha fatto tesoro di questa necessità e ha scelto l'autografo come fonte principale per la nuova edizione, integrando così nel testo principale anche i passaggi caduti in disuso durante la stampa (e tuttavia, come concessione alla prassi moderna, li ha corredati di una nota in calce). Ciò significa che l'opera può essere esplorata liberamente, anche se Dvořák stesso, in quanto maestro riconosciuto, non ha mai richiesto una nuova edizione. Ho utilizzato la registrazione con l'Orchestre d'Auvergne diretta da Roberto Forés Veses - e sì, gli editori dell'epoca potrebbero (?!) aver preso una buona decisione. Ma la discussione è aperta.
Antonín Dvořák: Serenata in mi maggiore op. 22 per orchestra d'archi, a cura di Robin Tait, partitura, BA 10423, € 22,95, Bärenreiter, Praga