Chiarezza nella giungla delle versioni
La Sinfonia per organo n. V di Charles-Marie Widor è stata pubblicata da Carus in una serie di nuove edizioni che hanno l'obiettivo di presentare una selezione rappresentativa delle opere organistiche del compositore.
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Con la pubblicazione delle più note sinfonie per organo di Charles-Marie Widor (1844-1937), Carus-Verlag dà un altro importante contributo all'edizione delle sinfonie per organo francesi dopo l'edizione delle opere per organo di Louis Vierne. Mentre le opere di Vierne sono caratterizzate da numerosi errori di stampa, alcuni dei quali dovuti alla scarsa vista del compositore, quelle di Widor sono caratterizzate dalla questione della versione autorevole che un editore deve scegliere. Il compositore ha rivisto più volte le sue sinfonie per organo nel corso della sua carriera, apportando ripetutamente correzioni e aggiustamenti maggiori o minori o addirittura sostituendo interi movimenti, come nel caso della Seconda Sinfonia, per esempio, dove uno "scherzo del corno da caccia" tipicamente romantico è stato sostituito da uno Saluto Regina nello stile tardo di Widor, che sembra inserirsi solo con difficoltà nel contesto degli altri movimenti. A causa di queste differenze tra le versioni, è importante decidere con attenzione quale edizione utilizzare, tanto più che su Internet o presso le case editrici americane di ristampe circolano anche le prime versioni che non corrispondono alle "ultime volontà" del compositore. Ad esempio, l'economica edizione Dover dell'integrale delle sinfonie in due volumi, molto apprezzata dagli studenti, riproduce la versione del 1887. L'usura delle lastre di stampa originali causa anche alcune difficoltà di leggibilità del testo.
Nel caso della presente sinfonia, la più famosa di Widor grazie alla sua emozionante toccata finale, la Quinta, le prime edizioni apparvero nel 1879 e nel 1887, ma furono riviste nel 1901, 1902-11, 1920 e 1928/29, con Widor che, come sempre, rivedeva il testo musicale e apportava ulteriori modifiche anche dopo l'ultima edizione. Ad esempio, il secondo movimento (originariamente in forma ABA con una ripresa integrale della sezione A e una ripetizione interna) fu ridotto di quasi 150 battute per l'ultima edizione omettendo la ripetizione e accorciando drasticamente la sezione A'; nella Toccata, Widor aggiunse articolazioni e accenti e rallentò il tempo da crotchet = 118 a 100 - un chiaro aggiustamento che può essere verificato dalla stessa registrazione di Widor del 1932, sebbene molti interpreti ancora oggi lo ignorino.
Negli anni Novanta le edizioni A-R pubblicarono negli Stati Uniti un'edizione critica completa di tutte le sinfonie, che forniva informazioni minuziose sulle differenze dei testi e delle letture, ma che ha ricevuto scarsa attenzione in questo Paese. Anche l'attuale edizione Carus di Georg Koch utilizza come fonte principale l'ultima revisione della sinfonia del 1928/29, integrata da successive correzioni manoscritte di Widor; le differenze tra le due nuove edizioni sono quindi marginali. La relazione critica fornisce indicazioni sulle letture delle versioni precedenti o sulle aggiunte provenienti dalla cerchia degli allievi di Widor (nel caso in questione, ad esempio, la copia autografa di Albert Schweitzer con un accorciamento suggerito), alcune delle quali potrebbero rappresentare alternative interessanti, ad esempio in alcune registrazioni, che Widor nel suo stile tardo ha reso meno colorite e più "chiarificate" rispetto a due decenni prima. Il lettore ha quindi a disposizione una fonte affidabile con una prefazione informativa che fornisce un quadro chiaro della genesi dell'opera e, come la sua controparte americana, è altamente raccomandata.
Charles-Marie Widor: Symphonie No. V pour Orgue op. 42,1, a cura di Georg Koch, CV 18.179, € 29,95, Carus, Stoccarda 2018