Un pianoforte in viaggio

Stili provenienti da diverse parti del mondo diventano il punto di partenza per l'improvvisazione.

Foto: Marcus Winkler/pixelio.de

Quando si viaggia, spesso si segue una tabella di marcia, ma bisogna sempre saper improvvisare e lasciarsi coinvolgere da qualcosa di nuovo. - È proprio questo l'obiettivo di Andreas Hirche in Un pianoforte in viaggiopubblicato da Breitkopf Pädagogik. Gli esempi, accuratamente selezionati, sono contrassegnati da livelli di difficoltà e forniscono al lettore una sorta di tabella di marcia verso tante piccole isole di improvvisazione su cui soffermarsi. La selezione è rivolta a tutti coloro che si sentono indirizzati dalla world music e che sono aperti a scoprire e provare cose nuove. Che sia meditativa e introversa come la musica giapponese o vivace ed estroversa come la musica dei Balcani o del Sud America, ce n'è per tutti i gusti.

L'autore considera il libretto come una sorta di scuola di pianoforte e in quest'ottica fornisce una serie di consigli molto utili. Da un lato, nozioni di base sui vari stili, ma anche ausili tecnici per l'esecuzione e considerazioni su aspetti quali "l'equilibrio tra l'esercizio e l'esecuzione", "la fluidità", "la tecnica" o "i problemi di indipendenza". Inoltre, l'appendice contiene un glossario dettagliato dei termini tecnici più importanti e il CD allegato offre l'opportunità di ascoltare i brani e di esercitarsi a improvvisare in formato mp3.

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Andreas Hirche, Un pianoforte in viaggio. World music, ritmo, improvvisazione, EB 8819, con CD, € 24,90, Breitkopf & Härtel, Wiesbaden 2014

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