Niente di strano

Come funziona la composizione oggi? 33 musicisti esprimono il loro punto di vista nel volume "musik machen".

"Si compone, non si inventa", dice Wolfgang Heiniger a proposito della composizione. Foto: Thomas Jäger

La parola "comporre" ha molte connotazioni: creatività, certo, ma anche lotta per le idee, ideazione di nuovi suoni o nuove costellazioni. È quindi notevole che il compositore basilese Wolfgang Heiniger ritenga che la musica non possa essere "reinventata". Secondo lui, il significato di composizione è già nella parola: "Si mettono insieme le cose", dice.

Il libretto pubblicato da Vexer-Verlag fare musica con dichiarazioni da una a tre pagine di 33 compositori contemporanei è tanto divertente quanto stimolante. La nuova musica non può essere ridotta a un comune denominatore. E questo vale anche per i testi stampati, che ruotano intorno all'estetica in generale, alle abitudini di lavoro personali o ai processi creativi. Alcuni di essi ricordano immagini di vecchi compositori. Dieter Ammann scrive: "Comporre significa in realtà viaggiare come un cercatore in un mondo di cui si è anche il creatore". La ricerca di Ammann può talvolta richiedere molto tempo. A volte pensa a un'opera per tre anni. Sì, forse gli viene in mente la fronte aggrottata di Beethoven.

Il tono di Ammann è fresco e diretto, e questo vale anche per i suoi colleghi. Isabel Klaus fa di necessità virtù. Ha bisogno di resistenza e vede le solite commissioni - "scrivi un pezzo per questo o quel cast con questa o quella durata" - non come una restrizione alla sua creatività, ma come un'opportunità per sfregare creativamente le "pietre che le vengono messe sulla strada".

La maggior parte dei compositori selezionati e intervistati dai curatori Désirée Meiser, Matthias Schmidt e Anja Wernicke proviene dall'area di Basilea. Alcuni grandi nomi ampliano la prospettiva regionale: Wolfgang Rihm, ad esempio, il tedesco Mathias Spahlinger o il danese Simon Steen-Andersen, che ha riscosso un grande successo negli ultimi anni. Quest'ultimo parla della sua "ispirazione negativa": quando sente la "grande musica", pensa che deve sforzarsi di "farla in modo completamente diverso".

In definitiva, comporre oggi è anche molto diverso. Le precedenti concezioni di un genio creatio-ex-nihilo simile a un dio, che mette su carta le sue brillanti scintille in modo intimidatorio e autorevole, appartengono fortunatamente al passato. Oggi, come l'antologia dimostra in modo impressionante, si tratta molto più di cooperazione con i musicisti, di influenze, a volte anche di un lavoro che deve essere fatto con i piedi per terra. Johannes Kreidler, professore di composizione all'Università di Musica di Basilea, riassume bene il concetto: "Le idee non nascono all'improvviso. Il principiante aspetta il bacio della musica, il professionista inizia a lavorare".

musik machen, a cura di Désirée Meiser, Matthias Schmidt, Anja Wernicke, 144 p., Fr. 28.00, Vexer, San Gallo 2023, ISBN 978-3-907112-63-2

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