Come funziona la musica?
Nel suo libro "Vom Neandertal in die Philharmonie - Warum der Mensch ohne Musik nicht leben kann", Eckart Altenmüller illumina abilmente gli aspetti fisiologici del fare musica.
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Perché un altro libro sulla musica e il cervello? è la prima domanda che si pone Eckart Altenmüller. Si differenzia dagli altri, risponde, perché pone anche domande sul dove, sul come e sul perché. L'autore copre un'ampia gamma di argomenti, con approfondimenti sulla ricerca della preistoria del fare musica, sulla questione se anche gli animali facciano musica, sulla ricerca sulle emozioni e sulla musicoterapia. Tutto questo in uno stile piacevolmente senza pretese, chiaro e ben fondato. Le spiegazioni nel testo continuo sono integrate da esempi musicali che possono essere richiamati con l'aiuto di codici QR.
Altenmüller è un neurologo e, come flautista, un allievo di Aurèle Nicolet, il che significa che ha un grande talento sia come musicista che come scienziato. È giustamente riconosciuto in tutto il mondo come uno dei più importanti rappresentanti della neuromusicologia. Il fatto che la lettura del libro sia un grande piacere è dovuto anche al fatto che egli rimane presente come persona. Egli illustra le sue tesi e le sue teorie soprattutto a partire dalla sua esperienza personale di flautista. Ha anche suonato personalmente numerosi esempi sul suo strumento. Si nota anche il suo radicamento nella tradizione medica della classe media colta dell'Europa occidentale. Per spezzare le spiegazioni scientifiche, cita personaggi come Grimmelshausen, Proust, Ingeborg Bachmann, Ovidio e così via.
I passaggi più forti del libro sono le spiegazioni degli aspetti fisiologici del fare musica. Altenmüller non solo sa spiegare le ultime scoperte sulla fisiologia del cervello e sugli aspetti sensoriali del fare musica. Si occupa anche delle tecniche di pratica e delle malattie dei musicisti, in particolare del "crampo del musicista", in modo illuminante. È un po' più scivoloso quando si tratta delle aree più umanistiche delle teorie emozionali e della musicoterapia. Molto spazio è dedicato alla ricerca più fisiologica sulla pelle d'oca nella musica. Come ammette lo stesso Altenmüller, questa viene prodotta in modo più affidabile da cose piuttosto banali come grattare una lavagna. Ci si può quindi chiedere quanto sia grande il suo potenziale di conoscenza per la ricerca sulle emozioni nella musica.
Tuttavia, importanti modelli attuali di ricerca sulle emozioni nella musica non vengono menzionati o vengono solo accennati di sfuggita. Ad esempio, è probabile che non si faccia riferimento al modello etologico di David Huron o al modello dei processi componenti di Klaus R. Scherer e alle teorie sulle emozioni di Nico Frijda, che sono il punto di partenza per i più importanti modelli più recenti. Anche Altenmüller riflette sulla musicoterapia soprattutto come fisiologo. Alcuni esempi di ricerca musicoterapica attuale sembrano poco rappresentativi o superati.
Eckart Altenmüller: Dal Neandertal alla Philharmonie - Perché gli esseri umani non possono vivere senza musica, 511 p., € 24,99, Springer, Berlino 2018, ISBN 978-3-8274-1681-0