Misurare le competenze musicali pratiche, sì - ma come?
Johannes Hasselhorn sviluppa e analizza un modello a questo proposito nella sua tesi di laurea.
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La misurabilità della performance musicale è controversa tra gli educatori, eppure viene effettuata in molti ambiti nella "vita reale", basti pensare ai numerosi concorsi musicali, ai casting show o alle dure procedure di selezione per posti universitari e musicali. Hasselhorn solleva giustamente la questione della valutabilità della performance che, oltre agli ambiti citati, deve essere misurata anche nelle scuole secondarie. Nelle sue indagini, l'autore si concentra sulle competenze musicali pratiche, escludendo così gli insegnamenti musicali teorici, che sono già rilevanti per la valutazione. Inoltre, non intende sviluppare una teoria educativa per la materia musicale, ma sottolinea che senza obiettivi educativi chiaramente definiti per le lezioni di musica, il suo modello di competenze meticolosamente derivato e testato empiricamente può avere solo un valore limitato.
Nel suo progetto, sostenuto dalla Fondazione tedesca per la ricerca DFG, Hasselhorn adotta lo stesso concetto di competenza su cui si basa Curriculum 21 (Weinert, 2001). Egli considera la "competenza musicale pratica" come "un prerequisito necessario per attività musicali più complesse". In questo contesto, Hasselhorn sviluppa innanzitutto un modello teorico di competenza. Analizza i modelli esistenti nel mondo anglosassone e li confronta con i curricula degli Stati federali tedeschi a livello secondario inferiore. Quindi condensa i risultati in un modello strutturale tridimensionale con le aree della musica che si applicano alle scuole: Canto, musica strumentale e produzione ritmica. Ad ogni dimensione assegna tre scale di valutazione a livelli. Ha sviluppato gli item del test (compiti) in collaborazione con insegnanti di musica esperti. Per registrare i risultati delle misurazioni è stato necessario un set-up tecnico completo.
I risultati del nono anno sono caratterizzati da un'inaspettata eterogeneità e mostrano una discrepanza tra le elevate richieste curricolari e le competenze individuali effettivamente misurate. Tuttavia, le lezioni di musica in questo Paese, che si basano su risultati collettivi, possono raggiungere risultati molto più accettabili grazie a una didattica sapiente di quanto non facciano pensare le competenze individuali misurate. Il test ha "un solo compito", ma lo assolve "in modo eccellente (...) ovvero separare gli alunni più forti da quelli più deboli in modo oggettivo, affidabile e valido".
Johannes Hasselhorn, Messbarkeit musikpraktischer Kompetenzen von Schülerinnen und Schülern, Entwicklung und empirische Validierung eines Kompetenzmodells, Perspektiven musikpädagogischer Forschung, Vol. 2, 196 p., € 29,90, Waxmann, Münster 2015, ISBN 978-3-8309-3294-9