Dubbio non Värslischmied

Una biografia rivela i retroscena e i lati sconosciuti di Mani Matter.

Mani Matter sulla copertina del libro

Sono seduti lì: gli studenti liceali Phil, Bendicht, Alex e Dani in un pub del centro storico di Berna. Infastiditi dall'onnipresenza del trovatore nelle conferenze tedesche e dall'apparente irrilevanza politica dei suoi testi, hanno appena deciso di disturbare il prossimo concerto al Bierhübeli. Ma quando finalmente arriva il momento, tutto va diversamente; i ragazzi rimangono in silenzio, in qualche modo quest'uomo, lì in piedi con la sua chitarra, li ha colpiti dopo tutto.

Questa scena è descritta dallo storico e scrittore Wilfried Meichtry nella sua biografia di Mani Matter (1936-1972), appena pubblicata. Il trovatore bernese era già un idolo durante la sua vita. Oggi, a 40 anni dalla sua morte accidentale, la sua popolarità rimane inalterata: le sue canzoni sono diventate da tempo le più amate. Finora, la persona che si celava dietro di esse, Mani Matter stesso, era meno conosciuta.

Meichtry scrive attraverso la vita di Matter con un linguaggio appassionante e mostra un uomo che era più di un semplice "Värslischmied": Padre di famiglia, filosofo, politico, consulente legale, amante dell'arte, attore e molto altro ancora. Meglio che nella mostra Meichtry, anch'essa progettata per il Museo Nazionale Svizzero, l'autore riesce ad avvicinare il lettore a Matter come persona e a cogliere anche aspetti sconosciuti: gli studi di tedesco abbandonati, ad esempio, l'appassionato giocatore di scacchi e di bocce, il cattivo perdente.

Mentre la personalità di Matter può essere vissuta in tutta la sua impressionante versatilità, i testi rimangono assenti - un parallelo con la mostra di Zurigo, che non è riuscita a mostrare quanto siano ingegnose e profonde le chansons di Mani Matter. Nel suo linguaggio giocoso, non una parola è scelta a caso; i testi sono il frutto di un intenso lavoro. È inoltre un peccato che Meichtry non fornisca indicazioni precise sulle fonti delle numerose citazioni, rendendo impossibile una loro contestualizzazione più precisa.

Tuttavia, l'autore descrive un uomo che ha avuto dubbi per tutta la sua breve vita e non è mai stato sicuro se dovesse diventare un accademico o uno chansonnier. Un uomo che non ha mai amato le luci della ribalta. Con questa biografia, Meichtry vuole evitare che Mani Matter venga messo su un piedistallo. Ci riesce in modo convincente.

Image

Wilfried Meichtry, Mani Matter. Eine Biographie, 308 p., CHF 34.90, Nagel & Kimche, Monaco 2013, ISBN 978-3-312-00559-8

Anche lei può essere interessato