Nessuna legge sulle scuole di musica per Zurigo
La Commissione per l'educazione e la cultura del Consiglio cantonale di Zurigo propone al Consiglio cantonale, con 8 voti contro 7, di non prendere nemmeno in considerazione la legge sulla scuola di musica.
Secondo il comunicato stampa del Consiglio, la maggioranza della commissione ritiene che la legge sulle scuole di musica non sia necessaria. Le scuole di musica esistenti offrono un programma completo e di alta qualità in tutto il Cantone. Il mandato costituzionale federale secondo cui tutti i bambini e i giovani devono avere accesso all'educazione musicale è soddisfatto nel Cantone di Zurigo.
Il requisito federale di contributi parentali socialmente accettabili si applica anche senza una base giuridica cantonale, scrive ancora il Consiglio. La Commissione ritiene che la cooperazione tra i Comuni funzioni e che i contributi cantonali ai costi di gestione delle scuole di musica debbano rimanere al livello attuale. Nel complesso, quindi, non è necessario un intervento legislativo.
La minoranza della commissione sostiene la nuova legge sulle scuole di musica perché, a suo avviso, apporta un valore aggiunto. In questo modo le scuole di musica gestite a livello regionale e nazionale avranno una base giuridica. In riferimento al mandato costituzionale, la minoranza della commissione ritiene che l'organizzazione, i criteri di riconoscimento e il finanziamento delle scuole di musica debbano essere regolati per legge. A causa dei requisiti legali relativi all'organizzazione e alla qualità, ritiene giustificato un contributo finanziario più elevato da parte del Cantone ai costi operativi delle scuole di musica. La nuova legge sulle scuole di musica potrebbe quindi dare un contributo significativo alla promozione dell'educazione musicale.
L'FDP chiede un ripensamento radicale e chiede un sistema di voucher nel senso di un finanziamento per materia invece dell'attuale finanziamento per oggetto. I genitori potrebbero scegliere le lezioni di musica che desiderano per i loro figli tra le offerte pubbliche e private, creando così una concorrenza basata sulla domanda effettiva. Per questo motivo, il PLR chiederà una bocciatura nel caso in cui il Consiglio cantonale si opponga alla proposta della Commissione.