Tre pari per quattro tromboni

Beethoven ogni venerdì: in occasione del suo 250° compleanno, ogni settimana analizziamo una delle sue opere. Oggi i tre Equali per quattro tromboni.

Cosa sarebbe la storia della musica senza il momento creativo? O semplicemente senza l'opportunità pratica di esecuzione? Quindi è stata più che altro una coincidenza che ha portato alla creazione della Pari WoO 30 per quattro tromboni, che ancora oggi sembrano un po' strani in termini di strumentazione. Per questi brevi movimenti dobbiamo ringraziare un soggiorno a Linz nel 1812, durante il quale Beethoven divenne amico dell'allora direttore della cattedrale Franz Xaver Glöggl (1764-1839). Si dice che quest'ultimo gli abbia chiesto di scriverli, "di comporre il cosiddetto Equale per 4 tromboni per il giorno di Ognissanti (2 novembre), in modo da farli suonare dai suoi musicisti nel modo tradizionale in questa festa".. Almeno così ricorda Ignaz von Seyfried. Poiché Beethoven non conosceva l'arrangiamento di questi brani, che erano stati tramandati solo a livello locale, li chiese, "per sentire un aequo, come è stato soffiato sui cadaveri a Linz".. E Franz Glöggl, l'allora sedicenne figlio del direttore della cattedrale, continua nel suo disco molto più tardivo: "Così accadde che un pomeriggio mio padre ordinò tre trombonisti, visto che Beethoven era comunque a cena da noi, e fece suonare a uno di loro l'equalizzatore".

I tre trombonisti erano presumibilmente supportati dallo stesso Padre Glöggl e sono stati eseguiti brani che probabilmente appartenevano a quei tempi. 1200 Batterie strumentali a cui il maestro della cappella della cattedrale poteva attingere quando soffiava dalla torre. Tuttavia, la collocazione di questa raccolta è del tutto sconosciuta. Anche la strana denominazione di lavoro "Equal" sembra provenire da questa tradizione locale di movimenti omofonici. Si trova anche in brani di un certo Wenzel Lambel (a quattro parti, prima del 1844) o del giovane Anton Bruckner (solo a tre parti, 1847). Questi pezzi occasionali, composti in un pomeriggio dell'autunno del 1812, documentano quindi un'usanza un tempo vivace che altrimenti sarebbe sprofondata nel vortice della storia. - A Vienna, invece, i tre brevi movimenti erano apparentemente poco utili; furono dotati di testi ed eseguiti con un coro maschile per il funerale dello stesso Beethoven e per la dedica della lapide.


Ascoltate!

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