Crescere dalle immagini bibliche

Il 22 marzo l'orchestra da camera Toccata Wil ha ospitato un incontro tra organo e orchestra d'archi. Il programma prevedeva la prima mondiale della "Sinfonia concertante" di Bernhard Sieber per organo, oboe e archi.

Il profeta Isaia, mosaico della Basilica di San Vitale, Ravenna. Foto. Sibeaster, wikimedia commons

La prima opera di questo concerto nella Kreuzkirche Will è stata la Concertino di Karl Christian Hoyer ((1891-1936). Il compositore aveva etichettato il suo lavoro "nel vecchio stile". Nei tre movimenti, tuttavia, non "copia" lo stile barocco in modo unidimensionale, ma lo contrappone alla tonalità e all'armonia del primo Novecento. L'opera di Antonio Vivaldi Concerto per due violini, archi e basso continuo non è ancora un vero e proprio concerto solistico, poiché i due violini sono ancora molto orientati verso il continuo. Esther Böck e Brigitte Mayer si sono armonizzate meravigliosamente, con il secondo movimento, Larghetto e spirituoso, che spicca in particolare.

L'opera principale del concerto, tuttavia, è sicuramente la Sinfonia concertante dell'organista e compositore Bernhard Sieber, che vive a Oberuzwil. Sieber ha basato i quattro movimenti su citazioni della Bibbia. Le parole di Isaia "Il popolo che cammina nelle tenebre vede una grande luce" sono state poste sopra il primo movimento. Il compositore ha caratterizzato questo movimento con un basso ovattato dell'organo nel registro più basso, accompagnato da pizzicati secchi degli archi, mentre la luce brillante contrastava l'oscurità con toni acuti dell'organo.

Nel movimento dello scherzo, la musica descrive la liberazione dal giogo dell'oppressione: suoni marziali conclusi da convulsioni estatiche in un tripudio di fuoco. Il turbolento scherzo termina infine bruscamente in un'unica, alta nota di violino, quando tutti i nemici sono crollati in cenere.

Il terzo movimento risponde alla domanda sul perché tutto il fragore della guerra finisca nel fuoco con la venuta del Principe della Pace: l'oboe (Christian Voss) si staglia conciliante dal suono degli archi. La magnifica fuga del quarto movimento raffigura la giustizia incommensurabilmente gloriosa e il regno eterno del Principe della Pace. Bernhard Sieber dice di quest'opera che non è propriamente musica da programma: "Gli elementi costruttivi predominano di gran lunga". Tuttavia, il pubblico non ha potuto fare a meno di collocare l'immaginario della musica nel contesto delle citazioni bibliche su cui si basa; anzi, ha letteralmente richiesto un dialogo con esse, testimoniando così la profonda fede del compositore.

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