Ricerca sul dolore dei musicisti
Il progetto "Motor Learning And Repetitive Strain Injuries In Musicians" (MoReMu), in cui sono coinvolti anche membri del SMM, cerca di trovare cause e terapie per la cosiddetta sindrome da strain ripetitivo utilizzando un approccio interdisciplinare.
A seconda dello studio, tra il 40 e il 75% dei musicisti professionisti soffre di dolori a muscoli, tendini e nervi, la cosiddetta sindrome RSI (repetitive strain injury). Tuttavia, nella letteratura specializzata esistono pochissimi risultati dettagliati sugli aspetti epidemiologici, biomeccanici ed ergonomici di questi disturbi. I rari studi sono difficilmente comparabili o generalizzabili in termini di disegno dello studio, metodologia o dimensione dei gruppi studiati. Le raccomandazioni sono di solito limitate a riferimenti a esercizi di stretching e pause.
Al fine di ottenere una visione differenziata della sindrome, i team del Conservatorio Reale di Bruxelles, dell'Accademia Vivaldi in Ticino, della Libera Università di Bruxelles e della Scuola di Fisioterapia Thim van der Laan di Landquart, tra gli altri, hanno collaborato al progetto MoReMu (MOtor learning and REpetitive strain injuries in Musicians). L'obiettivo del progetto è studiare l'influenza dell'affaticamento muscolare localizzato e dello stress da prestazione sulla coordinazione muscolare.
Sono stati effettuati, tra l'altro, esami ecografici, complesse osservazioni audiovisive, ma anche indagini sulla vita quotidiana, sulla salute generale, sulle abitudini alimentari e sulle condizioni ergonomiche. Gli studenti di Bruxelles e Ladquarter, ad esempio, hanno redatto dei questionari nell'ambito delle loro tesi di laurea e di master, con l'obiettivo di fornire informazioni significative sulle sollecitazioni corrispondenti alla vita quotidiana dei musicisti. Il SMM ha reclutato tra i suoi membri il medico Adrian Sury e due fisioterapisti ticinesi, che hanno partecipato gratuitamente allo studio.
Per la prima volta, per MoReMu sono stati raccolti anche dati spaziali sulla biomeccanica dell'esecuzione strumentale, utilizzando metodi tecnici sofisticati - combinati con i cosiddetti metodi elettromiografici. Ciò comporta l'utilizzo di elettrodi ad ago per misurare le fluttuazioni di potenziale nelle attività dei singoli muscoli. In questo modo è possibile delineare anche il ruolo delle diverse tecniche di esecuzione, come il vibrato, lo spiccato o il legato nel caso degli archi. I contributi svizzeri allo studio comprendono anche indagini sugli effetti ergonomici di diversi appoggi per le spalle dei violinisti.
La cooperazione interdisciplinare tra diversi istituti e discipline potrebbe essere innovativa e contribuire a sviluppare strategie complesse e olistiche per prevenire la RSI e altri problemi di salute. I vari partner del progetto si stanno concentrando su aspetti individuali come le strategie di esercizio e le considerazioni ergonomiche, nonché sull'importanza dell'attività sportiva e dell'alimentazione nel rafforzare il processo di produzione musicale che previene la RSI.
Le prime discussioni metodologiche hanno dimostrato che diversi fattori sono importanti per il successo degli studi. Ad esempio, i metodi di misurazione devono essere in grado di registrare sottili variazioni nell'esecuzione tecnica sullo strumento. Inoltre, la misurazione tridimensionale dei movimenti sullo strumento ha dimostrato che non è facile determinare quali micromovimenti possono essere assegnati alle note suonate. I ricercatori stanno quindi sperimentando anche strumenti software sviluppati per il riconoscimento vocale.
I primi risultati di uno studio pilota sono stati presentati nel 2007 a Liverpool in occasione della 6a Conferenza Internazionale sullo Sport, il Tempo Libero e l'Ergonomia e nel 2008 al 3° Congresso Mondiale di Medicina Musicale a Milano. In Svizzera, le prime misurazioni sono state effettuate nel novembre 2009 e nell'aprile 2010 con gli allievi dell'Accademia Vivaldi Muralto e gli studenti del Conservatorio di Musica di Lugano - con l'autorizzazione del Comitato etico ticinese.
Tuttavia, non è stato ancora possibile ottenere risultati solidi e definitivi da questo progetto pionieristico. I problemi di finanziamento, che non sono garantiti per la continuazione del progetto, stanno attualmente avendo un effetto inibitorio.