Nuove scoperte sul passo assoluto

I neuropsicologi dell'Università di Zurigo (UZH) hanno scoperto uno stretto accoppiamento funzionale tra la corteccia uditiva del cervello e il proencefalo negli ascoltatori assoluti. Una scoperta di importanza non solo teorica ma anche pratica.

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In un recente studio condotto dal Music Lab del Dipartimento di Neuropsicologia dell'UZH sotto la direzione di Lutz Jäncke, sono state fatte delle scoperte su musicisti in grado di sentire perfettamente. Secondo l'autore principale Stefan Elmer, questi risultati aprono una nuova prospettiva sui processi psicologici e neurofisiologici sottostanti. Combina due approcci opposti per spiegare il fenomeno.

Una linea di spiegazione ipotizza che gli ascoltatori assoluti categorizzino i suoni in una fase molto precoce dell'elaborazione del suono, elaborino i suoni allo stesso modo dei suoni del parlato e li assegnino a categorie specifiche. Questa teoria presuppone quindi che negli ascoltatori assoluti i suoni siano già elaborati nella corteccia uditiva primaria e secondaria. Un'altra teoria ipotizza che gli ascoltatori assoluti siano particolarmente bravi ad assegnare inconsciamente i suoni alle informazioni della memoria; queste assegnazioni vengono effettuate principalmente nella parte superiore del cervello, nella corteccia frontale dorsale.

Nel suo studio, Stefan Elmer è ora in grado di dimostrare che la corteccia uditiva sinistra e la corteccia frontale dorsale sinistra sono fortemente accoppiate dal punto di vista funzionale anche nello stato di riposo. Negli ascoltatori assoluti, le attività neurofisiologiche della corteccia frontale e uditiva sono sincronizzate, il che suggerisce uno stretto accoppiamento funzionale. Secondo Elmer, questo accoppiamento favorisce uno scambio di informazioni particolarmente efficiente tra la corteccia uditiva e la corteccia frontale dorsale negli ascoltatori assoluti.

Articolo originale:
Stefan Elmer, Lars Rogenmoser, Jürg Kühnis e Lutz Jäncke: "Bridging the gap between perceptual and cognitive perspectives on absolute pitch". The Journal of Neuroscience, 6 gennaio, 2015. doi: 10.1523/JNEUROSCI.3009-14.2015
 

 

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