Teatro senza dramma
Omaggio ai pianeti interpretato dall'orchestra barocca La Cetra e dal Vokalensemble Basel.

Anche la venerabile etichetta Archiv Produktion è caduta nella moda di scegliere per le copertine dei suoi CD immagini che non hanno alcun legame con il contenuto musicale. Nella prima registrazione di una serenata del direttore d'orchestra di corte viennese Antonio Caldara, ammiriamo il ritratto di una giovane donna mascherata il cui volto e il cui decolleté sono ricoperti di farfalle colorate. L'opera offre molto che potrebbe accendere l'immaginazione di ascoltatori e lettori.
Caldara ha scritto La concordia de' pianeti 1723 come regalo di congratulazioni e omaggio per l'imperatrice Elisabetta, all'epoca incinta. Il nome del genere va preso alla lettera: La serenata fu eseguita per la prima volta all'aria aperta - a ciel sereno. Sebbene il libretto presenti la consueta sequenza di recitativi e arie da capo, le differenze rispetto a un'opera sono rilevanti. Nel finale ci sono quattro cori invece del consueto tutti operistico; invece di una trama progressiva, i vari dei dell'Olimpo greco cantano a rotazione alla futura madre imperiale. Le arie degli dei sono musicate secondo le loro diverse personalità; Marte, ad esempio, canta con l'accompagnamento della tromba (n. 28), Da mia tromba). Senza tensione, senza una storia, il tutto potrebbe diventare noioso. Tuttavia, la musica rimane abbastanza varia, spesso con un carattere danzante e mai malinconico.
Soprattutto, l'orchestra barocca La Cetra diretta da Andrea Marcon offre un'esperienza musicale scintillante. La Cetra è una parte importante della vita musicale di Basilea, soprattutto per la produzione annuale al Teatro di Basilea. I musicisti sono molto apprezzati anche all'estero; la Serenata di Caldara è stata eseguita e registrata a Dortmund nel gennaio 2014. L'orchestra suona in modo eccellente: energica, precisa e piacevole da ascoltare. I cantanti sono in grado di rimanere complessivamente a questo livello. La leggerezza e il gusto nell'ornamentazione di Carlos Mena (Marte) meritano una menzione speciale, ad esempio nella sua aria Non v'è bella che non creda (n. 12). La voce di Franco Fagioli (Apollo) è di grande effetto, ma una pronuncia un po' più chiara non guasterebbe (n. 13), Così ch'io dal suolo alzai).
Il libretto fornisce tutte le informazioni sull'opera e sul compositore che si possono desiderare quando ci si avvicina per la prima volta all'opera; il libretto è stampato in quattro lingue. Purtroppo, nelle 52 pagine non c'è spazio per altre immagini oltre ai volti di Antonio Caldara e Andrea Marcon.
Antonio Caldara: La concordia de' pianeti. La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel; Delphine Galou, Veronica Cangemi, Ruxandra Donose, Franco Fagioli, Carlos Mena, Daniel Behle, Luca Tittoto, voci soliste; Andrea Marcon, direttore. 2 CD. Deutsche Grammophon 479 3356