Rondò lirico

La forma e il carattere di questo brano di Franz Xaver Mozart lo identificano come il primo movimento di una sonata incompiuta.

Franz Xaver Mozart (a sinistra) con il fratello Karl Thomas. Dipinto di Hans Hansen, 1798, wikimedia commons

Figlio minore del celebre padre Wolfgang Amadeus, Franz Xaver Wolfgang Mozart rimase per tutta la vita all'ombra del padre. Poiché già da piccolo la madre lo aveva destinato a diventare un musicista professionista, nella sua città natale, Vienna, ricevette lezioni di composizione e di strumento da Johann Nepomuk Hummel, Antonio Salieri, Johann Georg Albrechtsberger e altri. Dal 1813 lavorò come apprezzato pianista e insegnante a Leopoli, da dove intraprese un lungo tour europeo e organizzò numerosi concerti. Tornò a Vienna nel 1838.

La sua opera, che comprende principalmente concerti per pianoforte, poca musica da camera e opere vocali, è oggi quasi dimenticata e si ascolta raramente nelle sale da concerto. Una delle sue poche composizioni di musica da camera è il movimento di sonata per flauto e pianoforte, pubblicato all'inizio del 1810, nel quale, curiosamente, il titolo Rondo non si adatta né alla forma né al carattere della composizione. L'opera, che è sopravvissuta solo in forma manoscritta, è stata chiamata "sonata" dal compositore. È il primo movimento di una sonata per flauto incompiuta che Mozart aveva promesso all'editore di Lipsia Johann Gottfried Härtel.

Il movimento inizia con una breve introduzione di quattro battute che conduce al tema principale lirico, caratterizzato in gran parte da una calma triade minore legata e seguito dal tema secondario vocale e lirico. Il compositore riempie le transizioni soprattutto con esecuzioni virtuosistiche a ghirlanda. La forma piuttosto compatta e il carattere lirico del brano indussero la critica contemporanea a non descrivere Mozart come un maestro della forma, ma piuttosto "il suo talento gli consentirà probabilmente di trovare maggior successo nei generi in cui sono importanti le melodie aggraziate e lusinghiere". In una lettera, Mozart stesso descrive il flauto come uno strumento "che si adatta abbastanza bene al mio temperamento entusiasta" e descrive il movimento della sonata come "gentile e cantabile". La scrittura melodica si avvicina in modo percettibile a Franz Schubert, il che potrebbe avere a che fare con il fatto che entrambi i compositori ebbero come maestro Antonio Salieri, che fu uno dei pionieri del romanticismo viennese. In ogni caso, come osserva il curatore Karsten Nottelmann alla fine della prefazione, il movimento sonato di Mozart "arricchisce" il piccolo repertorio di composizioni originali per flauto e pianoforte del XIX secolo con un'opera veramente "cantabile".

Image

Franz Xaver Mozart, Rondo in mi minore per flauto e pianoforte, a cura di Karsten Nottelmann, HN 1180, € 11,00, G. Henle, Monaco 2013

Anche lei può essere interessato