Selvaggio, ma armonioso
Il mostro della mitologia greca "Medusa" ha ispirato il compositore Thomas Fellow a scrivere un brano per chitarra sola. È veloce e commovente, ma rimane tonale.
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Medusa è un mostro della mitologia greca: i suoi capelli sono come serpenti e chiunque la guardi si trasforma in pietra. Il chitarrista tedesco Thomas Fellow, nato nel 1966, si è ispirato alla sua rappresentazione del pittore Caravaggio per creare un pezzo virtuoso per chitarra sola. Aveva già visto l'immagine altamente simbolica da adolescente, nel thriller psicologico Gli orrori della Medusa visto (nell'originale Il tocco di Medusa), con Richard Burton nel ruolo di protagonista.
Il brano è in re minore, con la sesta corda accordata bassa. Sebbene i capelli del serpente di Medusa eseguano una danza selvaggia, non oltrepassano i confini della tonalità. Le note melodiche, inserite in un turbinio di movimenti rapidi e per lo più continui di semicrome, si susseguono prevalentemente verso il basso a passi interi o di semitono. I diversi strati melodici consentono un disegno differenziato. La tensione si trasforma in energia nelle ripetizioni degli accordi, rafforzate alla fine da elementi percussivi.
Tecnicamente, il brano è facile da padroneggiare. La sfida risiede nell'indicazione del tempo, veloce e furioso, che si applica a tutte e cinque le pagine della partitura. Le note sono riprodotte anche come intavolatura sul retro dell'edizione, accurata ed esteticamente gradevole. Ciò significa che, nonostante le scarse indicazioni di diteggiatura, si può sempre essere sicuri di quali note debbano essere suonate in quali posizioni. Il brano può essere ascoltato in una versione per due chitarre e chitarra a percussione sul CD di debutto dell'European Guitar Quartet - di cui il compositore fa parte - e come registrazione dal vivo su YouTube.
Thomas Fellow: Medusa, per chitarra sola, ED 22595, € 7,50, Schott, Mainz 2016