Mozart davanti agli occhi

Beethoven tenne con sé l'autografo di questi primi quartetti per il resto della sua vita.

Monumento a Beethoven di Hans Mauer, Baden, vicino a Vienna. Foto: Geolina163/wikimedia commons

Ludwig van Beethoven creò i tre quartetti per pianoforte WoO 36 all'età di 15 anni. Il suo insegnante, l'organista di corte di Bonn, direttore d'opera e compositore Christian Gottlob Neefe, aveva commentato su di lui due anni prima: "Sarebbe certamente diventato un secondo Wolfgang Amadeus Mozart se avesse progredito come aveva iniziato". Il giovane Beethoven suonava e studiava le opere di Mozart; queste tre prime composizioni sono modellate nella forma e nella struttura sulle sonate per violino K. 296, K. 379 e K. 380. Il genere del quartetto per pianoforte non era ancora popolare all'epoca e i capolavori di Mozart K. 478 e K. 493 furono scritti solo in quegli anni. La combinazione di pianoforte, violino, viola e violoncello fu evidentemente il risultato della relazione di Beethoven con la famiglia del ciambellano di corte Gottfried Mastiaux, i cui figli suonavano questi strumenti.

Ludwig van Beethoven conservò l'autografo di questi quartetti per tutta la vita. In seguito utilizzò i singoli temi nelle sonate per pianoforte e nel Trio per pianoforte e orchestra in do minore op. 1 n. 3. Questo autografo superstite è anche la fonte autorevole per la nuova edizione Urtext pubblicata da Bärenreiter. Il curatore Leonardo Miucci, ricercatore associato presso l'Università delle Arti di Berna, completa la sua introduzione con note approfondite sulla prassi esecutiva della musica per pianoforte di Beethoven di quel periodo.

Questi primi quartetti per pianoforte sono già "decisamente Beethoven"? Certamente: il successivo "rivoluzionario" rimane per lo più nascosto, e la scrittura per archi non assomiglia ancora a quella dei quartetti per archi (ma è più facile da suonare!). Ma si tratta di una bella musica da camera che non deve temere il confronto con altre opere del suo tempo e che a volte è piuttosto drammatica!

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Ludwig van Beethoven: Tre Quartetti per pianoforte, violino, viola e violoncello WoO 36, a cura di Leonardo Miucci, Parti: Pianoforte (partitura) e archi, BA 9037, € 48,95, Bärenreiter, Kassel

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