Informazioni sulla musica per animali

Mathias Gredig solleva questioni storico-culturali e filosofiche sulla musica degli animali dall'Antico Egitto al XIX secolo.

Foto: Marek Michalsky/unsplash

È un libro incredibilmente intelligente, proprio perché è critico nei confronti della sua stessa intelligenza. È difficile immaginare la quantità di conoscenze che Mathias Gredig ha raccolto sul tema della musica animale, eppure rimane scettico, metodicamente sostenuto dallo scetticismo pirroniano dell'antichità: possiamo dire se gli animali fanno musica? Dopo tutto, gli animali dovrebbero saperlo. Cosa pensavano i babbuini, sacri agli Egizi, quando salutavano il sole con le loro grida/canti?

Altrettanto interessante, naturalmente, è il comportamento delle persone nei confronti degli animali e della loro musica. Era chiaro a tutti che gli usignoli cantano magnificamente, ma fanno musica d'arte? No, dice Sant'Agostino, perché non capiscono le relazioni numeriche e gli intervalli. Un ragionamento strano, ma tipico dei filosofi. "Ci sono alcune cose che si potrebbero dire in risposta", dice Gredig in modo significativo.

Già questo esempio dimostra quanto sia contraddittorio e diverso il rapporto dell'uomo con i suoni degli animali. Non solo i sistemi sonori non possono essere paragonati tra loro, ma i mondi espressivi sono completamente diversi. Questa alienazione si è riflessa nel corso dei secoli in caricature grafiche di asini, cani, oche e soprattutto scimmie che fanno musica, ma anche in imitazioni musicali. Non era raro che un artista preferisse la musica della natura al rumore umano. E, come è ovvio, alcuni aneddoti dimostrano ancora una volta la crudeltà con cui la nobile razza umana trattava gli animali. Athanasius Kircher, ad esempio, racconta di un organo per gatti: agli animali che vi erano rinchiusi venivano infilati degli aghi nella coda attraverso la tastiera!

Il materiale di partenza che Gredig presenta qui è molto eterogeneo e abbondante. Il giovane musicologo, che ha scritto la sua tesi di laurea sull'argomento a Basilea nel 2017, ha ora prodotto un compendio travolgente sulla "musica animale". Copre una vasta gamma di argomenti, dall'antichità più antica al XIX secolo, da Pitagora a Thoreau e Alkan, dalle sculture tolemaiche a Grandville, e infine ai giorni nostri; è a volte sconclusionato, ma sempre istruttivo, invita a perdersi, e mette anche in dubbio alcune certezze - e tuttavia è generalmente facile, persino divertente, da leggere.

Image

Mathias Gredig: Musica animale. Sulla storia della zoomusicologia scettica; 506 p., € 64,00, Königshausen & Neumann, Würzburg 2018, ISBN 978-3-8260-6468-5

Anche lei può essere interessato