Il Consigliere federale ha parlato con il settore culturale

Il 21 ottobre, il capo del Dipartimento federale dell'Interno ha ascoltato le continue e urgenti preoccupazioni del settore culturale a seguito della crisi di Covid a Berna.

Foto: SMZ/ks

La discussione si è concentrata sulla situazione attuale del settore culturale, sul referendum sulla legge Covid del 28 novembre e sull'estensione delle attuali misure di sostegno.

Nel suo ultimo comunicato stampa, la Taskforce Cultura riassume le preoccupazioni più importanti come segue:

"1. la priorità assoluta è quella di prorogare fino alla fine del 2022 le comprovate misure di compensazione e sostegno specifiche per la cultura ai sensi dell'art. 11 della legge COVID-19 (indennità A-Fonds perdu, contributi a progetti di trasformazione, aiuti di emergenza per i lavoratori della cultura, aiuti finanziari per le associazioni culturali non professionali).

2. la compensazione per il lavoro a tempo ridotto è ancora necessaria per i contratti di lavoro a tempo determinato o per i dipendenti a chiamata (con compensazione 100% per i redditi bassi). Queste forme di lavoro sono tipiche del settore culturale.

3) L'idea che, a partire dal prossimo anno, l'indennità di perdita di guadagno per coronavirus sia disponibile solo per coloro che devono interrompere completamente l'attività lavorativa a causa di misure ufficiali deve essere respinta a tutti i costi. Il diritto all'indennità giornaliera deve continuare a sussistere anche se l'attività lavorativa è notevolmente limitata.

4) Lo scudo protettivo per gli eventi pubblici dovrebbe essere esteso fino alla fine del 2022. Con un tempo di pianificazione di 6-9 mesi per i grandi eventi, questo strumento di protezione dai rischi è fondamentale, soprattutto in vista dei grandi festival estivi del 2022.

5. anche le associazioni che operano nel campo della cultura amatoriale dovrebbero avere accesso ai contributi per i progetti di trasformazione".
 

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