Gli armonici nel jazz sotto la lente d'ingrandimento
Le odierne teorie comuni dell'armonia assegnano un'importanza particolare alle basi del basso e degli accordi. Utilizzando esperimenti psicologici e analisi di banche dati, gli psicologi musicali di Graz hanno ora dimostrato, almeno per il jazz, che la percezione è più complessa.
Richard Parncutt e Lazar Radovanovic hanno analizzato database con 100 arrangiamenti di standard jazz. I risultati hanno mostrato, tra l'altro, che le note radicali, teoricamente meno ambigue, sono più frequentemente raddoppiate nel basso, e le note radicali degli accordi minori sono interpretate in modo più ambiguo. Le triadi diminuite sono spesso interpretate come frammenti di un accordo di settima.
I risultati sono coerenti con le teorie dello psicoacustico Ernst Terhardt, secondo cui la percezione degli accordi musicali è il risultato di processi culturali e storici.
Articolo originale:
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/10298649211062934