La critica alle lastre sonore caratterizza La Scintilla e Bartoli
La produzione di Norma di Vincenzo Bellini del mezzosoprano Cecilia Bartoli e dell'Orchestra La Scintilla sotto la direzione di Giovanni Antonini (Decca) ha ricevuto il premio annuale della critica sonora tedesca.
C'è la tradizionale linea di letture di Norma, con Maria Callas, Joan Sutherland o Edita Gruberova. E c'è Cecilia Bartoli, scrive la Giuria dei critici discografici tedeschi.
La Bartoli ha restituito a Norma la parte belcantistica del repertorio per mezzosoprano originariamente previsto. Lo fa con l'arte del canto che le è propria: cantando "a pugni chiusi, per così dire, con una coloratura prorompente, una fioritura esplosiva e superando abilmente l'imponenza un po' attempata che si sente in molte registrazioni di quest'opera, non da ultimo a causa dell'orchestra convenzionale".
I premiati di quest'anno includono anche mottetti solistici di Antonio Vivaldi con Julia Lezhneva e Il Giardino Armonico (Decca), Dove è amore è gelosia di Scarlatti con l'Orchestra della Corte di Schwarzenberg (Naxos) e un'edizione per l'anniversario con registrazioni di Alfred Cortot (EMI).
Il Premio della Critica Discografica Tedesca è stato fondato nella sua forma attuale nel 1980 da un gruppo di critici discografici che hanno costituito un'associazione indipendente registrata nel dicembre 1988; continua la tradizione del primo premio discografico tedesco con lo stesso nome, fondato nel 1963 dall'editore di Bielefeld Richard Kaselowsky.